Cosa sono i parassiti esterni dei nostri amici a quattro zampe?

La cura dei nostri animali di casa è un argomento sempre più rilevante e destagionalizzato. Spesso si pensa che, una volta passata l’estate, il rischio di infestazione da parassiti possa essere archiviato. Al contrario non si deve assolutamente abbassare la guardia perché con l’innalzamento delle temperature anche in autunno e inverno, pulci, zecche e flebotomi ( i vettori responsabili della leishmaniosi ) hanno allungato il loro ciclo vitale e in molte zone di Italia sopravvivono durante l’inverno. Nessun animale è mai a rischio zero, neppure i moltissimi cani e gatti che vivono prevalentemente in casa. È proprio qui che, grazie al riscaldamento, i parassiti trovano tutto l’anno temperature adatte alla loro sopravvivenza e siamo proprio noi spesso a introdurli in modo del tutto inconsapevole nelle nostre abitazioni, ad esempio dopo una passeggiata in un parco o in un bosco, o dopo una gita in montagna. Per questo è importante fare prevenzione e conoscere da vicino i principali nemici del nostro pet.

  • Pulce: particolarmente fastidiosa per l’animale, la pulicosi può essere un’infestazione grave anche per l’ambiente casalingo. Le pulci salgono sull’animale, dove si nutrono del suo sangue, e qui si riproducono deponendo decine di uova al giorno che poi cadono diventando larve nell’ambiente e poi pulce adulta che ricomincerà il ciclo. Le conseguenze di una infestazione massiva vanno dalla debilitazione alla dermatite allergica con prurito incessante.
  • Zecca: la zecca sale sull’animale, succhia il sangue aumentando notevolmente di dimensioni, discende e deposita le larve. Quando queste si schiudono, risalgono su un altro ospite, si alimentano, per poi ridiscendere e diventare adulte e ricominciare il ciclo. Le zecche possono portare a grave debilitazione da anemia ma le conseguenze più gravi sono le malattie che potrebbero trasmettere sia agli animali sia all’uomo: malattia di Lyme, rickettsiosi.
  • Acari: gli acari sono causa di prurito molto invalidante, sia della pelle sia delle orecchie. Sono causa di malattie molto gravi, se trascurate, come le rogne: demodettica e sarcoptica, più frequenti nel cane, e la notoedrica, nel gatto.

Parassiti trasmessi da vettori:

  • Filariosi cardiopolmonare: molto più frequente nel cane che nel gatto, è una malattia presente soprattutto nelle zone caldo-umide. La filaria entra nell’animale attraverso la puntura delle zanzare. Si sviluppa e termina il suo viaggio in diversi organi, soprattutto in cuore e polmoni, dove poi si riproduce e cresce
  • Leishmaniosi: è una malattia dovuta a un protozoo trasmesso dal pappatacio, un flebotomo giallastro molto piccolo. Una volta malattia tipica delle zone del centro sud e litoranee, oggi è endemica in quasi tutta la penisola.

La difesa dai parassiti esterni è basata sulla prevenzione, esistono diversi principi attivi che singolarmente o in combinazione tra di loro riescono ad essere efficaci nella maggior parte dei casi. Molte formulazioni utilizzano principi attivi anche contro le infestazioni da vermi intestinali. È da sottolineare che alcuni principi attivi sono tossici e quindi mortali per i gatti ( per esempio la permetrina) anche a bassi dosaggi per cui le formulazioni per cani e gatti devono essere rigorosamente rispettate. È fondamentale dunque affidarsi al consiglio del proprio veterinario e rispettarne scrupolosamente le indicazioni.

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