SOLE E PREVENZIONE

Il sole è un’ insostituibile fonte di vita: i suoi raggi forniscono alla Terra luce e calore e sono responsabili dell’ attivazione del processo della fotosintesi clorofilliana con la quale le piante producono energia e sostanze nutrienti.

Il sole ha sicuramente un effetto benefico sull’umore in quando si ritiene che l’esposizione alla luce solare stimola la produzione di serotonina,l’ormone del buonumore,e melatonina,altro ormone che aiuta la serenita’ anche perche’ permette la regolarizzazione del ciclo sonno-veglia a tutto vantaggio di un buon riposo e dunque di una minore irritabilita’ e stanchezza.

Risulta importantissimo per la Vitamina D fondamentale per il nostro organismo.

La vitamina D,infatti, è sintetizzata nell’organismo per effetto del sole a partire da “precursori” presenti nella pelle, ovvero da sostanze dalle quali ne vengono prodotte altre per metabolismo. L’antenato dell’uomo che inizialmente popolava le regioni equatoriali era esposto a grandi quantità di raggi ultravioletti che gli permettevano di sintetizzare livelli ottimali di vitamina D. Le successive migrazioni a latitudini più a nord e l’introduzione di un abbigliamento più coprente portarono a un progressivo schiarimento della cute. Oggi l’urbanizzazione e la ridotta esposizione solare rendono gran parte della popolazione a rischio di ipovitaminosi D, soprattutto nei mesi invernali. A più alto rischio gli anziani, che hanno ridotte capacità di sintesi della vitamina D rispetto ai giovani e che tendono a stare maggiormente chiusi in casa, e molti soggetti immigrati di fenotipo scuro.

Per la popolazione adulta un’esposizione al sole di almeno 15-20 minuti, senza protettori solari per tre volte alla settimana, per lo meno nei mesi da maggio a ottobre, è sufficiente per raggiungere una quantità adeguata di vitamina D.

Il sole a sua volta, però, può diventare “pericoloso” se non si presta attenzione perché i suoi raggi possono provocare danni su tutto il corpo (eritemi, couperose, discromie, rughe, vene varicose …)

ultimi riescono a raggiungere il derma, producendo un effetto sui tessuti e sul sistema metabolico.

Le radiazioni solari sono classificate in base alla loro caratteristica lunghezza d’onda.

Oltre alla luce visibile (percepita dall’occhio umano), si distinguono raggi infrarossi (IR) ed ultravioletti (UV).

Gli ultravioletti sono costituiti da 3 categorie di radiazioni: UVA, UVB e UVC.

UVA:

penetrano in profondità nella pelle stimolando un’abbronzatura lenta e duratura ma danneggiano le sue fibre elastiche e sono quindi i principali responsabili dell’invecchiamento cutaneo e della formazione di rughe;

UVB:

producono vitamina D nella pelle (importante per la produzione di calcio nelle ossa, previene il rachitismo nei bambini e l’osteoporosi negli anziani) ma sono causa di scottature solari: un’eccessiva esposizione a questi raggi è associata a diverse patologie tumorali, il più pericoloso e importante è il melanoma.

UVC:

sono i più pericolosi ma sono bloccati dallo strato di ozono dell’atmosfera e quindi non raggiungono la Terra.

È quindi molto importante prestare attenzione all’esposizione solare!

I comportamenti basilari piu’ corretti sono:

  1. 1. preparare la pelle al sole con integratori specifici a partire da 2 o 3 mesi prima dell’esposizione
  2. 2. Esporsi al sole con gradualità. I primi giorni, infatti, sono quelli a più alto rischio perché la pelle è impreparata all’esposizione solare intensa e prolungata.
  3. 3. proteggersi sempre con protezioni solari adeguate al proprio tipo di fototipo
  4. 4. non esporsi nelle ore più calde della giornata: si stima che circa il 50% dei raggi ultravioletti raggiunga la Terra tra le ore 11.00 e le ore 15.00
  5. 5. utilizzare occhiali e indumenti protettivi.

SCELTA DEL FILTRO SOLARE

Il tempo di resistenza al sole varia in base alla sensibilità individuale e per questo motivo la scelta del protettore solare, va fatta in base al proprio fototipo.

Per esempio i soggetti con pelle chiara caucasica (soprattutto le persone con lentiggini e capelli biondi o rossi) devono essere particolarmente diligenti nell’applicare la protezione solare (o schermare la loro pelle con abiti e cappelli).

Oltre al fototipo, per la scelta del filtro solare più adeguato è necessario tenere conto di altri fattori, quali, ad esempio, la durata dell’esposizione al sole, il luogo in cui ci si trova (altitudine e latitudine) e l’età (a parità di fototipo, infatti, i bambini e gli anziani necessitano di filtri solari più elevati rispetto agli adulti giovani a causa della sensibilità della loro cute).
È consigliabile l’utilizzo di prodotti ipoallergenici per evitare spiacevoli irritazioni cutanee.
Infine, anche il tipo di formulazione può essere un fattore discriminante nella scelta del prodotto solare più adeguato. Infatti, i prodotti in crema, hanno il maggior potere protettivo, quelli liquidi o in gel non sempre garantiscono un’adeguata protezione.

N.B In caso di preoccupazioni specifiche circa il proprio particolare tipo di pelle, il consiglio del proprio dermatologo può aiutare a identificare il fattore di protezione più adeguato.

QUALE FOTOTIPO SEI?

FOTOTIPOCAPELLICARNAGIONEABBRONZATURACARATTERI DEL FOTOTIPO
IBiondi o rossiBianca latteaMolto leggeraPelle estremamente sensibile al sole. Necessita sempre di protezione massima. Sviluppa un eritema evidente ad ogni esposizione al sole non protetta.
IIBiondo chiaro o scuroChiaraLeggeraPelle sensibile al sole.
Tende a scottarsi facilmente.
IIIBiondo scuro o castanoChiaraLeggera-mediaPelle intermedia. Può scottarsi dopo l’esposizione intensiva al sole.
IVCastanoOlivastraScuraPelle molto resistente.
Poco sensibile, reagisce raramente all’esposizione intensiva al sole.
VCastanoScuraScuraNon reagisce mai all’esposizione al sole.
VINeriScura o neraScuraNon presenta differenza evidente di colorazione dopo l’esposizione alla luce solare.

Filtri Solari cosa sono?

I filtri solari sono prodotti cosmetici capaci di proteggere la pelle dalle radiazioni ultraviolette e possono assorbire o riflettere i raggi UV:

  •  Fisici (respingenti):  riflettono le radiazioni ultraviolette come veri e propri specchi (schermi solari);
  •  Chimici (assorbenti): assorbono le radiazioni UV attraverso un meccanismo d’azione che potrebbe essere definito come analogo a quello esercitato dalla melanina, il pigmento naturale responsabile dell’abbronzatura.

I filtri solari sono numerosi e specifici per determinate lunghezze d’onda: maggiore sarà il numero di filtri e maggiore sarà l’azione protettiva globale del prodotto cosmetico nel suo complesso.
Il fattore di protezione viene indicato su tali prodotti con una cifra variabile a seconda della scala scelta. Tale dato indica il numero di ore di esposizione solare in cui il prodotto è efficace nell’evitare scottature (eritemi).
Per esempio, se la massima “resistenza al sole” è di 10 minuti, impiegando un filtro fattore 5, si passa a cinquanta minuti di protezione (5 x 10)

L’SPF NEI COSMETICI SOLARI

  • BASSA
  • MEDIA
  • ALTA
  • MOLTO ALTA
  • 6-10
  • 15 – 20 – 25
  • 30 – 50
  • 50+

QUALE TIPO DI PRODOTTO SOLARE SCEGLIERE?

Il prodotto solare più adeguato alle proprie esigenze deve soddisfare diversi criteri oggettivi e soggettivi. Dal punto di vista cosmetologico, dev’essere:

  •  in grado di proteggere da tutte le radiazioni ultraviolette (UVB, UVA corti e UVA lunghi);
  • fotostabile (cioè non modificarsi con la luce);
  • sicuro, non tossico e non sensibilizzante;
  •  resistente all’acqua (o “molto resistente all’acqua”) e al sudore;
  •  di facile applicazione e gradevole sulla pelle.

COME SI APPLICA UN FILTRO SOLARE?

L’applicazione del filtro solare è importante tanto quanto l’indice di protezione.
In particolare, la quantità di prodotto applicato è importante per proteggersi dagli effetti negativi del sole. Si è calcolato che per proteggere un adulto di corporatura media occorrono circa 30 grammi di prodotto, che andrebbero ri-applicati ogni due ore o in caso di bagni. La dose andrà aumentata nei primi giorni di abbronzatura e diminuita nei giorni seguenti.
I prodotti resistenti all’acqua (water resistant dato riportato in etichetta) possono resistere all’incirca a 30-40 minuti di immersione, mentre quelli impermeabili (waterproof) possono raggiungere e superare l’ora di protezione. Ad ogni modo, si consiglia sempre di applicare nuovamente il prodotto non appena usciti dall’acqua.

Utilizzo nei bambini

I bambini sotto i tre anni di età dovrebbero essere il più possibile protetti dall’esposizione solare che andrà limitata fino alla fine della pubertà . In questi casi non si tratta solo di applicare il prodotto giusto che dovrebbe avere un indice di protezione molto alto (SPF 50 o 50+), ma di limitare il più possibile la fotoesposizione, utilizzando anche appositi indumenti protettivi (cappello, maglietta, occhiali, ecc.).

Per informazioni:
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