Amici a quattro zampe: gli endoparassiti

Gli endoparassiti sono molto comuni negli animali da compagnia.

A qualunque proprietario di un animale sarà capitato, almeno una volta, che il proprio cane o gatto abbia sofferto di alcuni disturbi gastrointestinali come vomito e/o diarrea.
Il vomito e la diarrea però, non sono una malattia, ma un sintomo comune a molte malattie: intolleranze e allergie alimentari, infezioni di origine batterica o virale, parassitosi intestinali e molto altro ancora.
In molti casi, entrambi rappresentano un meccanismo di difesa messo in atto dall’organismo dell’animale al fine di favorire l’eliminazione di sostanze tossiche o agenti patogeni e come accennato prima, una delle cause di vomito e diarrea è la presenza di parassiti intestinali.

Possiamo dividere i principali parassiti intestinali in due grandi famiglie:
1) la famiglia dei vermi tondi: nematodi, ascaridi ( sono i più comuni e frequenti), anchilostomi e trichiuridi.
2) la famiglia dei vermi piatti: cestodi in particolare le tenie che sono parassiti caratterizzati da un corpo piatto e sottile nel lume intestinale e la testa ancorata alla parete intestinale.

(Un capitolo a parte spetta ai protozoi tra cui Giardia e Toxoplasma gondii, di cui parleremo un’altra volta).

L’infestazione di questi parassiti può andare da una forma silente senza alcun sintomo clinico ( soprattutto negli animali adulti) fino a una malattia con sintomi gravi (soprattutto nei cuccioli).

Se infestato da un parassita intestinale, un animale adulto sano può semplicemente mostrare un lieve malessere; motivo per il quale molti proprietari non si rendono nemmeno conto di cosa stia succedendo al proprio animale. In alcuni casi invece, si può notare la presenza di segmenti a forma di chicco di riso ( tenia ) nelle feci o nel pelo della zona perianale. Altri sintomi lievi di parassitosi intestinale possono essere un’irritazione o un prurito nella regione anale che porta l’animale a strisciare il posteriore a terra.
Al contrario nei cuccioli i parassiti intestinali possono causare l’insorgenza di diarrea, vomito, gonfiore addominale o perdita di peso. Un altro sintomo è l’apatia, il cucciolo è poco invogliato nel gioco o poco propenso a uscire per una passeggiata.

Il cane e il gatto possono entrare in contatto con i parassiti intestinali molto facilmente: nei parchi e perfino nel giardino di casa. È sufficiente che l’animale annusi terreno o feci contenenti le uova dei parassiti oppure ingerendo carne cruda o poco cotta( potrebbero essere presenti parassiti come le tenie).
I cuccioli spesso nascono già parassitati perché gli ascaridi possono passare dalla mamma al cucciolo attraverso il latte o durante la gravidanza: per questo la sverminazione è un punto cardine per combattere i parassiti intestinali.

Per proteggere il nostro pet dai parassiti intestinali è bene seguire delle semplici regole per una corretta prevenzione:

  • Evitare che il cane al parco ingerisca feci o terra.
  • Raccogliere i loro bisogni con gli appositi sacchetti e gettarli sempre nei bidoni dei rifiuti, contrastando così la contaminazione dell’ambiente con uova o larve dei parassiti intestinali.
  • Lavarsi accuratamente le mani dopo aver giocato con il nostro animale e soprattutto dopo aver raccolto le feci o pulito la lettiera.
  • Non dare all’ animale carne cruda o poco cotta.
  • Sottoporre il proprio animale a controlli periodici e regolari dai medico veterinario e almeno una volta l’anno effettuare l’esame delle feci.
  • Usare un prodotto antiparassitario contro i vermi intestinali su indicazione del medico veterinario.

La prevenzione delle infestazioni parassitarie mediante il rispetto di buone norme igienico-sanitarie e l’uso di antiparassitari rappresentano il caposaldo per combattere le infestazioni parassitarie e contrastare la diffusione delle malattie causate dai parassiti non soltanto negli animali, ma anche nell’uomo e nell’ambiente circostante.

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