Stanchezza di primavera

Un aiuto dalla natura: eleuterococco, rodiola e ginseng, i tonici adattogeni per contrastare la stanchezza di primavera

L’utilizzo di piante ad azione tonica adattogena può rivelarsi un rimedio fitoterapico utile nei cambi di stagione, per sostenere corpo e mente nello sforzo di adattamento alle nuove situazioni di luce, temperatura e clima

Tra i rimedi per la stanchezza un posto di rilievo spetta all’eleuterococco o ginseng siberiano, un fitoterapico adattogeno che stimola anche le difese immunitarie. L’eleuterococco riduce la stanchezza fisica e mentale, compresa quella che può accompagnare l’arrivo dell’ora legale o il ritorno all’ora solare, combatte astenia, fatica e debilitazione, migliora le performance complessive dell’organismo, velocizza il recupero nella convalescenza e permette al corpo di rispondere meglio allo stress e di gestirlo con più efficacia.

La rodiola è un altro adattogeno che può aiutare l’organismo nel cambio di stagione. Oltre a possedere un possibile effetto sull’incremento dei livelli endogeni di serotonina, migliorala reattività dell’organismo nei periodi di stress. Può quindi contribuire a favorire il recupero dell’energia fisica e mentale stimolando l’attenzione e la memoria.

Ginseng (Panax ginseng C.A. Meyer) la sua azione tonificante contribuisce a migliorare l’efficienza fisica e mentale con conseguente diminuzione di fatica e aumento della velocità di recupero e attivazione delle capacità mentali come, memoria, concentrazione e apprendimento. La sua capacità di riequilibrare il tono dell’umore lo rende un ottimo alleato proprio nei cambi di stagione o nei periodi di stanchezza ed esaurimento psico-fisico.
Evitare il suo utilizzo nelle ore serali per la sua marcata azione sul sistema nervoso. Non utilizzare in presenza di ipertensione, ipereccitabilità e problemi cardiovascolari. Può inoltrare comportare possibili interazioni con farmaci anticoagulanti, antidepressivi, ipoglicemizzanti e l’insulina

Per percepire i benefici del trattamento con gli adattogeni è necessario un utilizzo costante di almeno due settimane. L’uso può protrarsi anche per quattro o sei settimane, attuando cicli di trattamento intervallati da 10-15 giorni di sospensione.

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